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December 20, 2023

Investire nel Midwest: nuove opportunità di crescita per le aziende manifatturiere

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Investire nel Midwest: nuove opportunità di crescita per le aziende manifatturiere.

Cuore pulsante dell’industria americana, gli stati della vecchia “Rust Belt” rappresentano oggi un interessante approdo per le aziende dalla vocazione più high-tech. Perciò, considerare l'opportunità di investire nel Midwest potrebbe rappresentare una scelta strategica per numerose di queste aziende che stanno cercando di espandersi a livello internazionale e conquistare nuovi mercati.

I.  Carbone, acciaio e vie d’acqua: la genesi dell’industria nel Midwest

Tra grandi laghi, pianure e terre fertili, l’ampio territorio che comprende il Midwest e alcuni Stati limitrofi degli Stati Uniti d’America è uno dei cuori pulsanti della produzione industriale e della manifattura mondiale. La presenza di miniere di carbone nei vicini Pennsylvania, West Virginia e Kentucky, di minerali ferrosi nel Lago Superiore e di grandi bacini d’acqua, ha creato l’ambiente ideale per la nascita di acciaierie e industrie manifatturiere.

Dal 1825, migliaia di impianti produttivi sono sorti in Illinois, Indiana, Iowa, Michigan, Minnesota, Missouri, Ohio e Wisconsin. 

Un modello di sviluppo che, come la Ruhr in Germania e il Donbass in Ucraina, prevedeva energia e trasporti a basso costo, manodopera specializzata e alta capacità ingegneristica. Grazie al contributo delle acciaierie del Midwest, la produzione di acciaio degli Stati Uniti tra il 1880 e il 1969 è passata da 1,25 a 141 milioni di tonnellate. 

II.  Dalla crescita economica al declino della Rust Belt

Le acciaierie e le manifatture del Midwest contribuirono alla crescita dell’economia americana fino agli anni 70’ del secolo scorso, quando l’internazionalizzazione dei mercati, l’introduzione di tecnologie nell’automazione, la transizione verso una economia dei servizi e l’aumento dei prezzi dell’energia ne segnarono un progressivo declino.

Fu in quel momento che, da un’intervento a un comizio del candidato democratico Walter Mondale durante le presidenziali del 1984 (vinte da Ronald Reagan), venne coniato il termine “Rust Belt”, letteralmente “cintura di ruggine”. L’area del Midwest si ritrovava appesantita da una costellazione di stabilimenti produttivi in disuso.

Nonostante anni di congiunture difficili, l’arrivo della globalizzazione negli anni ‘90 e l’ondata di fallimenti nei 2000 con la conseguente perdita di migliaia di posti lavoro, oggi negli Stati della Rust Belt sono ancora presenti almeno quattro fattori chiave per la rinascita economica:

  • Pragmatismo e operosità: gli abitanti del Midwest sono conosciuti per l’impegno nel lavoro e un forte legame con il territorio e le proprie comunità locali.
  • Bassi costi dell’energia e dei trasporti: dagli stipendi agli affitti, dai magazzini alla logistica, le imprese che producono in Midwest possono ottenere margini di profitto più elevati.
  • Qualità delle infrastrutture: l’area del Midwest include un esteso sistema ferroviario, porti fluviali e canali navigabili, diversi aeroporti e alcune delle più grandi autostrade degli Stati Uniti.
  • Formazione e competenze: in quest’area è dimora di diverse università di alto livello come la Washington University di St. Louis, la Northwestern University di Chicago, l'Università del Wisconsin-Madison e l'Oberlin College in Ohio.

Le aziende produttive che scelgono di investire nel Midwest possono attrarre dipendenti altamente qualificati grazie ai costi più bassi rispetto a quelli della California, offrendo loro stipendi competitivi e opportunità di carriera.

III. Non solo formaggio e automobili: i settori di punta nel Midwest

Il Midwest contemporaneo rappresenta un'area geo-economica ideale per la crescita di una vasta gamma di settori, grazie alla sua struttura produttiva storicamente diversificata. Oltre alle industrie manifatturiere, si è contraddistinto per la sua forte tradizione agroalimentare. Lo stato del Wisconsin, ad esempio, produce il 26% di tutto il formaggio venduto negli Stati Uniti. Il Michigan ospita 96 dei 100 principali fornitori di automobili del Nord America, tra cui General Motors, Ford Motor Company e TRW Automotive Holdings.

A questi settori si aggiungono l'industria chimica, aerospaziale, meccanica ed elettrica. In Illinois, hanno sede corporation come Abbott Laboratories, Boeing, Caterpillar, John Deere, Walgreen, oltre ad aziende del settore energetico delle biotecnologie. Mentre in Ohio, l’industria siderurgica continua a fornire il 15% dell'acciaio prodotto negli Stati Uniti con un fatturato di 7,2 mld di dollari.

IV. Il Midwest come incubatore di nuovi business digitali

Ma il vento della rinascita e del cambiamento è rappresentato dal settore delle nuove tecnologie, spinto dalla minore concorrenza e dai costi più bassi rispetto a quelli della Silicon Valley. In ogni grande città del Midwest, da Cincinnati a Chicago, da Detroit a Des Moines, sono oggi presenti venture capitalist, incubatori e acceleratori di startup.

All’interno di questa ondata sono nate aziende come Sprout social (social media management), Sezzle (pagamenti online), Stratafolio (real estate data), Appirio (consulenza tecnica sul cloud) e molte altre, le quali crescendo grazie alle condizioni favorevoli della regione. 

Grazie alla disponibilità di competenze fresche fornite da giovani ingegneri appena laureati, infrastrutture moderne e costi competitivi, il Midwest è in grado di offrire alle aziende un vantaggio competitivo in campo tecnologico, sfidando le zone comunemente associate all'innovazione, come New York e San Francisco.

Investire nel Midwest può essere il primo step necessario a penetrare il ricco mercato statunitense. Sviluppando partnership tecnologiche capaci di valorizzare produzioni di eccellenza in filiere ad alto valore aggiunto, un’azienda industriale o high-tech può capitalizzare sulla Rust Belt del Midwest americano come porta d’ingresso strategica ai mercati globali.

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